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Carta Mondiale dei Migranti
Proclamée par l'Assemblée Mondiale des Migrants, à Gorée (Sénégal) le 4 Février 2011
Adoptée par l'Assemblée des Citoyens du Monde (ASCOP) à
Paris le 26 janvier 2013

Troppo spesso i migranti sono presi di mira da politiche ingiuste. Queste, a scapito dei diritti universalmente riconosciuti ad ogni essere umano, mettono gli uomini gli uni contro gli altri, facendo leva su concetti come l’appartenenza nazionale, etnica o religiosa.

Queste politiche sono l’emanazione di sistemi conservatori e totalizzanti che ritengono di potere sfruttare le braccia e le teste dei migranti per mantenere un sistema di privilegio riservato a pochi. I poteri dello stato-nazione e il sistema mondiale di dominazione si prestano perfettamente a questo scopo.

Ai migranti viene impedito di esercitare il diritto a circolare liberamente e a scegliere liberamente dove stabilirsi. I migranti vengono privati del pieno esercizio del diritto alla libertà e alla pace e dei diritti econimici, sociali, politici e culturali.

Solo una grande alleanza tra i migranti potrà portare al riconoscimento e all’affermazione dei diritti di cui ogni individuo deve godere dalla nascita, senza distinzioni di origine, colore, sesso o credo religioso. Questa alleanza dovrà permettere ai migranti, sulla base di principi etici, di contribuire alla costruzione di nuove politiche economiche e sociali, ad una rielaborazione del concetto di territorialità, del sistema di gouvernance mondiale dominante oggi e delle sue fondamenta economiche e ideologiche.

A tale scopo noi, migranti di tutto il mondo, proponiamo una discussione ampia e internazionale, a partire dalle proposte che ci sono giunte dal 2006 e in vista dell’adozione della presente Carta Mondiale dei Migranti, in occasione dell’incontro fissato per febbraio 2011 sull’isola di Gorée, in Senegal.

La nostra ambizione, con questa Carta, è far valere, a partire dalle esperienze vissute dai migranti in tutto il mondo, il diritto di circolare e scegliere liberamente dove stabilirsi sul nostro pianeta, contribuendo alla costruzione di un mondo senza muri.

Proposta di Carta

Poiché apparteniamo alla Terra, ogni individuo deve poter circolare e stabilirsi ovunque desideri su questa terra.

Ogni persona deve potersi spostare liberamente dalla campagne alla città, dalla città verso la campagna, da una provincia ad un altra e poter lasciare qualsiasi paese per un altro.

Le leggi relative ai visti, lascia passare e tutte le leggi e le procedure che limitano la libertà di circolazione e residenza devono essere abrogate.

I migranti di tutto il mondo devono poter godere degli stessi diritti degli autoctoni e assumere le stesse responsabilità nei campi fondamentali della vita economica, politica, culturale e sociale.Devono avere il diritto di voto attivo e passivo in tutti gli organi legislativi.

I migranti devono avere il diritto di parlare e condividere la loro lingua madre, di sviluppare e far conoscere le loro culture e i loro costumi tradizionali come anche di praticare la loro religione.

I migranti devono poter godere dello diritto di esercitare un commercio dove lo desiderino, di dedicarsi all’industria o di scegliere un mestiere manuale o intellettuale. Devono poter esercitare qualsiasi professione permessa agli autoctoni così da assumersi la propria parte di responsabilità nella produzione della ricchezza necessaria allo sviluppo e alla soddisfazione di tutti.

La terra deve essere condivisa tra tutti coloro che la lavorano.Le restrizioni alla proprietà privata della terra imposte per ragioni d’ordine etnico e/o nazionale devono essere abolite a vantaggio di una visione nuova e sostenibile del rapporto tra esseri umani e terra.

Tra migranti e autoctoni non devono esserci differenze di fronte alla legge. Nessuno deve essere imprigionato, deportato o limitato nella libertà senza che la sua causa possa essere ascoltata e difesa in condizioni di equità.

Vanno abrogate le leggi che pongono delle discriminanti sulla base della cittadinanza, dello stato civile, dello stato giuridico o delle opinioni.

I diritti umani sono inalienabili e individuali e devono essere uguali per tutti. La legge deve garantire a tutti i migranti il diritto alla libertà d’espressione, il diritto ad organizzarsi, il diritto alla libertà di riunirsi, il diritto alla pubblicazione, di praticare il proprio culto e di dare ai loro figli l’educazione di loro scelta.

Il lavoro e la sicurezza devono essere assicurati ad ogni individuo migrante. Chiunque lavori deve essere libero di fondare insieme ad altri dei sindacati. A parità di lavoro i migranti devono essere pagati come gli autoctoni e devono avere la possibilità di trasferire il frutto del loro lavoro, senza alcuna restrizione, pur contribuendo al sistema di solidarietà necessario alla società di residenza.

L’accesso all’educazione e all’istruzione deve essere garantito a tutti i migranti e ai loro figli. L’istruzione deve essere gratuita, universale e paritaria per tutti i bambini. Gli studi superiori e la formazione professionale devono essere accessibile a tutti in una nuova visione del dialogo e della condivisione delle culture. Nella vita culturale, nello sport e nell’educazione, ogni distinzione fondata sull’origine nazionale deve essere abolita.

I migranti devono avere il diritto all’alloggio. Tutti gli individui devono avere il diritto di scegliere dove abitare, devono avere il diritto di essere alloggiati in modo degno e di mantenere la propria famiglia con gli stessi standard di comodità e sicurezza degli autoctoni. I migranti aspirano ad avere la stessa opportunità e responsabilità riconosciute ai nazionali, per affrontare insieme a loro le sfide attuali (come l’alloggio, l’alimentazione,la sanità, ecc…)

Attraverso i principi enunciati in questa Carta mondiale dei diritti dei migranti vogliamo contribuire all’eliminazione di tutti i sistemi segregazionisti e alla nascita di un mondo plurale, responsabile e solidale.

Nous Délégués au Congrès des Peuples élus par un corps électoral mondial réparti dans 114 pays, investis de l'autorité définie à l'article 21-3 de la Déclaration Universelle des Droits de l'Homme,

  • attestons que les textes et projets présentés ce jour concrétisent des aspirations citoyennes légitimes au vu de cette Déclaration,
  • demandons à tous responsables de toutes les sphères concernées de prendre en compte ces aspirations, textes et projets,
  • demandons à la future Assemblée Constituante Mondiale d'intégrer dans la constitution mondiale ces textes et ces projets ou leur philosophie comme éléments constitutifs d'un régime de droit et d'un ordre mondial tel que les droits et libertés énoncés dans la Déclaration Universelle des Droits de l'Homme puissent trouver plein effet.

Ces textes, et projets ont été votés en notre présence par l'Assemblée ayant statut consultatif auprès du Congrès des Peuples ; par notre signature, nous voulons leur donner force de loi.

Nous demandons

  • à tous organes de la société civile d'en assurer la publication,
  • et au Comité Exécutif du Congrès des Peuples de veiller à son application
A Paris le 26 janvier 2013

Signé : Roger Winterhalter, Marie-Françoise Lamperti, Yves Angelloz

Cette charte a été approuvée par les Délégués élus au Congrès des Peuples suivants :

  1. Abdelli Amokrane Mohamed (08/08/2011)
  2. Marie-Louise Duboin (21/02/2011)
  3. Roger Winterhalter (26/01/2013)
  4. Gilliane Le Gallic
  5. Landing Niassy
  6. Vincent Peingnez
  7. Yves Angelloz
  8. Marie-Françoise Lamperti

 


Liste des Signatures recueillies lors de la campagne de février à août 2011

Organisations

  1. Association pour la Promotion de la Solidarité, St-Aubin, France
  2. Cercles de Résistance Paris-Sud
  3. Planète-Couleurs, Binges, France
  4. Registre des Citoyens du Monde (transnational)
  5. Réseau Citoyens du Monde (transnational)
  6. Alliance pour la Culture, l'Enfance, la Femme, l'Environnement, Dakar Sénégal
  7. Pont Universel, Sorens, Suisse
  8. Assemblée des Citoyens du Monde (transnational)
  9. Solidarité Mondiale contre la Faim (transnational)

Individuels

  1. Alain Bal, Binges, France
  2. Alain Noël Njiokem Kwatchou, Nkongsamba Cameroun
  3. Annick Bal-Cardeur, Binges, France
  4. Boucenna Abdelmaghid, Mulhouse, France
  5. Daniel Adam, Les Méés, France
  6. Daniel Durand, Saint-Aubin, France
  7. Michel Cadiou
  8. Sylvie von Segebade-Marty, Paris, France
  9. Seletti Janie - Brive la Gaillarde, France
  10. Jocelyne Bretton, Perroy, Suisse
  11. Laurent Son, Paris, France
  12. Jean Bourgeois, Jemelle, Belgique
  13. Bruce Eggum, Gresham, Wisconsin, USA
  14. Claude Jousseaume, Andresy, France
  15. Georges Bertin, Angers, France
  16. Marc Blasbans, Durbuy, France
  17. Christian Masson, Nice, France
  18. Bruno Combes, Charenton le Pont, France
  19. Jean Ferrer, Saint Nazaire, France
  20. Pascal Joyeux, Fumel, France
  21. Chantal Humbert-de-Gand, Agen, France
  22. Colette Prouteau, Paris, France
  23. Komi Mensa B. Gbogatse, Conakry, Guinée
  24. Corine Grandclaude, Toulouse, France
  25. Merlin Ngatchou, France
  26. Etienne Segueda, Ziniare, Burkina Faso
  27. Anne-Marie Beneix, Brive, France
  28. Eric Vergniol, Mazamet, France
  29. Mahamat Hassan, Douala, Cameroun
  30. Marie-Louise Duboin, Paris, France, Déléguée élue au Congrès des Peuples
  31. Jean-Paul Dalibard,
  32. Jean-Claude Fajeau, Bienne, Suisse
  33. Pierre Mens, France
  34. Alexandre Ouimet, Laval, Quebec, Canada
  35. Claudine Fischer, Corcelles, Suisse
  36. Karl Kpodo, Lartebiokorshie, Ghana
  37. Bernard Muet, Brive, France
  38. Jacqueline Muet, Brive, France
  39. Bernard Clavel, La Côte Saint-André, France
  40. Abdelli Mohamed Amokrane, Bejaïa, Algérie, Délégué élu au Congrès des Peuples

     

campagne close le 8 août 2011 à 16 h 00
Archives courrièles conservées par la coordination de l'ASCOP

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